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Carlo Conti: vita, carriera e confessioni tra tv e famiglia

Carlo Conti è stato ospite speciale dell’11 maggio a Domenica In, dove si è raccontato in un’intervista intima con Mara Venier, ripercorrendo i momenti chiave della sua vita e carriera, dagli esordi fino al recente ritorno a Sanremo.

Le parole a Domenica In

Durante l’intervista, Conti ha parlato del figlio Matteo, undicenne, raccontando come stia entrando nell’età dei primi contrasti con la madre Francesca, la più severa tra i due genitori. Lui, invece, si definisce più permissivo, cercando di trasmettere l’importanza dei “sì” e dei “no”. A Sanremo, Matteo ha preferito rimanere in albergo con Giorgio Panariello, fatto che Conti ha apprezzato: «Deve essere prima di tutto il figlio di Carlo».

Ha poi ricordato il supporto avuto da Antonella Clerici in un momento difficile della sua vita sentimentale, rivelando come lei lo abbia spronato a riconquistare Francesca, oggi sua moglie.

«Il Carlo televisivo è lo stesso che fa la spesa al supermercato», ha affermato, sottolineando la sua semplicità. E parlando di scelte personali, ha spiegato perché ha lasciato L’Eredità: voleva crescere il figlio a Firenze, anche in seguito alla perdita dell’amico Fabrizio Frizzi, evento che gli ha fatto capire quanto sia importante dare priorità alla famiglia.

Non ha evitato l’autocritica: «Ne vedremo delle belle non è andato come sperato. Bisogna ammettere gli errori». Riguardo a Sanremo, invece, ha detto: «È stato un successo inaspettato. Ho lavorato senza la pressione dei numeri, con una squadra unita e ottime canzoni». E già riceve brani per l’edizione 2026. Agli artisti non selezionati ha spiegato personalmente le ragioni, lasciando spazio anche a reazioni forti: «Li ho autorizzati a mandarmi a quel paese».

Infine, ha ricordato il video inviato da Papa Francesco poco prima del Festival, come risposta a una sua lettera: un messaggio che ha voluto mantenere segreto fino alla messa in onda.

Infanzia difficile e modello materno

Nato a Firenze il 13 marzo 1961, Carlo perde il padre a soli 18 mesi per un tumore. Cresciuto dalla madre Lolette, che ha dovuto fare due lavori, ha vissuto momenti duri, come l’alluvione di Firenze del 1966, evento che ancora ricorda per l’odore del fango. Pur non avendo una figura paterna, ha sempre avuto un forte esempio materno: «Era severa, ma senza di lei non so come sarei finito

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